L’intervento si inserisce nel progetto di potenziamento della tratta Carnate – Ponte San Pietro, interessata dalle relazioni Milano Monza Bergamo e Como Bergamo, e consiste nella realizzazione del nuovo ponte ferroviario, in sostituzione dell’esistente ponte ferrostradale in ferro realizzato nel 1917. Il ponte esistente, denominato ponte San Michele o ponte Röthlisberger, è un ponte ad arco in ferro, costituito da una componente viaria ed una ferroviaria. Il ponte San Michele, oltre a rappresentare un nodo viario e ferroviario essenziale per l’attraversamento del fiume Adda e la comunicazione tra le province di Lecco e Bergamo, è considerato uno dei simboli dell’archeologia industriale italiana e il monumento nazionale più importante tra le architetture in ferro dell’Ottocento.
A causa dei fenomeni di degrado diffusi che hanno interessato gli elementi strutturali del ponte, nel 2018 sono stati effettuati interventi di manutenzione straordinaria che hanno permesso la riapertura del ponte esattamente due anni dopo (14 settembre 2020). Tali fenomeni riducono sensibilmente la vita utile dell’opera, e limitano l’esercizio ferroviario e stradale in termini di capacità e velocità. In tal senso, l’intervento può inquadrarsi in una primissima fase di potenziamento della direttrice che da Seregno/Monza va a Bergamo. Il potenziamento di questa direttrice è fondamentale sia per il significativo traffico dei pendolari (poiché la stazione di Seregno rappresenta un nodo di scambio con la linea Milano Chiasso e la linea di Ferrovie Nord verso Saronno/Malpensa/Novara) che per un potenziale utilizzo futuro come linea merci alternativa all’attraversamento dei treni nel Nodo di Milano.
Vista dall’alto del Ponte San Michele (Fonte Sito Parco dell’Adda Nord)
Il DOCFAP o Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali, individua e analizza le possibili soluzioni progettuali – inclusa l’ipotesi di non realizzare l’intervento – sulla base degli obiettivi generali, i fabbisogni, le esigenze qualitative e quantitative individuate nel Quadro Esigenziale. Il documento ha la finalità di illustrare le principali incidenze delle alternative analizzate sul contesto territoriale, ambientale, paesaggistico, culturale e archeologico. Sulla base del confronto comparato tra le alternative prese in considerazione fornisce un supporto decisionale individuando la soluzione che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività e per l’ambiente, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e alle prestazioni da fornire. Nell’ambito dello studio relativo al Nuovo Ponte San Michele tra Calusco d’Adda e Paderno d’Adda sono stati individuati 3 possibili scenari infrastrutturali, la cui fattibilità è stata valutata tenendo in considerazione i vincoli di natura archeologica, ambientale nonché il rischio idrogeologico. Inoltre, sono state individuate le principali caratteristiche delle opere al fine di individuare i tempi di costruzione e i costi parametrici dell’intervento. Sono parte integrante del DOCFAP i seguenti documenti: 1) Corografia generale su ortofoto; 2) Relazione generale DocFAP; 3) Analisi costi benefici; 4) Analisi di sostenibilità. Tutti documenti possono essere scaricati accedendo a questo link.
Lo studio delle alternative del collegamento sia ferroviario che viario ha mirato ad esplorare diverse soluzioni, alcune sono state scartate per evidenti problematiche geologiche, ambientali o territoriali, mentre altre hanno permesso di individuare una serie di combinazioni possibili che hanno portato alla creazione di n. 3 Scenari di Progetto.
I 3 Scenari di Progetto
Con la dicitura “Scenario 0” è stata indicata la configurazione individuata nel 2022 da RFI in collaborazione con Regione Lombardia, le Province di Lecco e Bergamo e coinvolgendo i Comuni interessati. Poiché il tracciato ferroviario e stradale dello Scenario 0 ricadono in un’area geologicamente instabile (vedi nota tecnica geologia-geotecnica “Scenario 0” come descritta nella Relazione generale DocFAP) questa alternativa progettuale è stata ritenuta non perseguibile.
Scenario 0
Gli scenari individuati sono costituiti dalle alternative di tracciato risultate migliori tra tutte le varie soluzioni esplorate. In particolare, per quanto riguarda la ferrovia, erano state ipotizzate 2 alternative a Nord del ponte esistente e una in variante a Sud, scartate a causa di numerose interferenze legate a vincoli esistenti, la presenza di aree edificate e aree geomorfologicamente instabili.
Lo Scenario 1 prevede la realizzazione di un’unica opera di scavalco del Fiume Adda in affiancamento a quello esistente che ospita la viabilità alla quota superiore e la ferrovia a quella inferiore (assetto come l’attuale). Al fine di impattare il meno possibile sull’esistente, per la viabilità si è scelto di mantenere l’attuale quota lato Paderno, dove viene ripristinato il collegamento con via Festini, e di andare a ricollegarsi alla SP16 lato Calusco appena possibile.
Lo Scenario 1 prevede l’affiancamento a quello esistente che ospita la viabilità alla quota superiore e la ferrovia a quella inferiore
Come indicato dal Quadro Esigenziale al paragrafo 5, tra gli obiettivi specifici dell’intervento vi è anche l’incremento della puntualità della Linea grazie alla soppressione di quattro passaggi a livello con opportune opere sostitutive
La ferrovia, nei tratti in corrispondenza del nuovo tracciato stradale, è stata posizionata a – 10 m (delta quota piano strada piano ferro) in coerenza con la tipologia di struttura prevista per l’opera di scavalco dell’Adda.
Fino al Km 1+500 circa, la nuova coppia di binari si sviluppa sull’attuale sedime ferroviario, poi però deve spostarsi per andare a posizionarsi alla giusta distanza dai binari esistenti in corrispondenza del nuovo ponte.
Il territorio compreso tra la l’attuale sede ferroviaria e via del Monastero dei Verghi risulta fortemente impattato dal progetto che prevede in quest’area anche la variante della SP166.
Per quanto concerne la Stazione di Calusco l’intervento tiene conto di quanto riportato nel Progetto Definitivo trasmesso da RFI, che prevede la realizzazione di due nuove banchine e relativo sottopasso a servizio dell’attuale binario 1 e binario 2.
Dal Km 0+900 inizia la variante altimetrica al fine di raggiungere la corretta quota di progetto in corrispondenza del nuovo ponte sull’Adda (quota pf = 10 m da quota piano strada). Dopo aver superato il fiume il tracciato si richiude sull’attuale sedime per poi sovrapporsi ai due binari esistenti nella Stazione di Paderno.
Lo Scenario 1 prevede quindi il ripristino del collegamento viario tra Calusco e Paderno con lo scavalco del fiume Adda misto ferroviario e stradale. La soluzione è stata individuata poco più a sud dell’opera esistente e prevede la realizzazione di una viabilità di categoria F extraurbana con marciapiedi con corsie da 3,50 m che permettono la circolazione di tutte le tipologie di mezzi definiti dal paragrafo 3.4.2 del D.M. 5/11/2001. La viabilità parte dall’attuale intersezione sulla SP166 per poi deviare verso Sud per portarsi in testa alla galleria ferroviaria e poi proseguire sul nuovo viadotto. Nella parte finale si collega a via Festini Ugo dove sarà ripristinata l’intersezione esistente. Sulla base degli strumenti istituzionali disponibili e previsti per tale livello progettuale non si riscontrano vincoli che insistono sul sedime della viabilità di progetto.
Lo Scenario 2 prevede la realizzazione di un nuovo tracciato ferroviario (linea rossa) e un tracciato viario (linea gialla)
Lo Scenario 2 è composto dalla ferrovia in variante a sud della linea attuale e la viabilità localizzata a Nord, a circa 3.5 Km dall’attraversamento esistente.
Il tracciato ha inizio al Km 4+582 della linea storica per poi procedere in variante spostandosi verso Sud avvicinandosi all’Adda, evitando completamente così la zona in frana.
Al fine di minimizzare gli impatti sul territorio, il tracciato attraversa un’area sostanzialmente libera localizzata tra gli abitati di Medolago e Suisio.
Vista d’insieme dell’intervento ferroviario e viario
Collegamento viario con soluzione di scavalco del fiume Adda posta a Nord rispetto al tracciato ferroviario
Questa posizione e la vicinanza alla SP170, che si configura come una viabilità principale della zona, ha suggerito l’opportunità di poter localizzare qui una nuova fermata che, posizionandosi a circa 3 Km dal centro di Calusco, potrebbe in parte essere utilizzata dagli abitanti di Calusco e potrebbe generare una nuova opportunità di mobilità per le aree abitate circostanti attualmente non servite dalla ferrovia. Superato l’Adda procede parallelamente alla Sp55 per poi andarsi a richiudere in corrispondenza dell’attuale PL al Km 12+863 nei pressi di Paderno. Prima di richiudersi sulla linea storica, nei pressi di via dei Contadini Verdinesi, è prevista la realizzazione della nuova fermata di Paderno.
Il tracciato si sviluppa per circa 11 Km, ha una velocità di 115 Km\h ( Vt).
Relativamente al collegamento viario tra Calusco e Paderno, si prevede una soluzione di scavalco del fiume Adda posta a Nord rispetto al tracciato ferroviario. La soluzione prevede la realizzazione di una viabilità di categoria F extraurbana con marciapiedi con corsie da 3,50 m che permettono la circolazione di tutte le tipologie di mezzi definiti dal paragrafo 3.4.2 del D.M. 5/11/2001. La viabilità parte dall’attuale intersezione a rotatoria già presente a Imbersago per poi deviare verso Nord ed effettuare lo scavalco. Nella parte finale si attesta su un’altra rotatoria già esistente nel comune di Imbersago.
Dovrà essere valutata la necessità di adeguare tale intersezione per permettere il transito a tutte le tipologie di mezzi.
L’intervento particolarmente critico ha una lunghezza di circa 750 metri ed impatta sulle abitazioni che insistono sul sedime della viabilità di progetto.
Collegamento ferroviario con soluzione di scavalco del fiume Adda posta a Sud
Lo Scenario 3 si configura come un misto tra gli Scenari 1 e 2, prevedendo un ponte ferroviario in stretto affiancamento a quello esistente e un ponte stradale localizzato a circa 3,5 km a Nord della linea storica, nella posizione e con le condizioni definite per lo scenario 2.
Rispetto allo Scenario 1, l’ipotesi strutturale per il ponte ferroviario dello Scenario 3, non prevede quindi il canale viario. Relativamente al collegamento viario tra Calusco e Paderno, si prevede una soluzione di scavalco del fiume Adda posta a Nord rispetto al tracciato ferroviario.
La soluzione prevede la realizzazione di una viabilità di categoria F extraurbana con marciapiedi con corsie da 3,50 m che permettono la circolazione di tutte le tipologie di mezzi definiti dal paragrafo 3.4.2 del D.M. 5/11/2001. La viabilità parte dall’attuale intersezione a rotatoria già presente a Imbersago per poi deviare verso Nord ed effettuare lo scavalco. Nella parte finale si attesta su un’altra rotatoria già esistente nel comune di Imbersago.
Vista d’insieme dell’intervento
Lo scavalco viario è stato delocalizzato di circa 3.500 m a nord dell’attuale collegamento per motivi legati all’orografia del terreno, al tessuto viario e allo sviluppo per l’opera di scavalco:
Realizzazione di un ponte stradale localizzato a circa 3,5 km a Nord (come Scenario 2)